L'ultimo miracolo di Lourdes parla italiano. Ne è protagonista Antonia Raco, una donna lucana di 67 anni affetta da sclerosi laterale primaria e che dopo un pellegrinaggio nel luogo di culto francese sarebbe progressivamente migliorata. La sua storia è stata resa nota dall'Istituto Auxologico italiano. Il caso è stato infatti esaminato da una commissione medica di cui ha fatto parte il professor Vincenzo Silani, neurologo e neuroscienziato nonché direttore del dipartimento di neuroscienze dell'istituto. Si tratta della 72esima guarigione inspiegabile riconosciuta a Lourdes.
La vicenda
L'annuncio è stato dato venerdì a Lourdes in una conferenza stampa della commissione medica a cui ha partecipato anche la diretta interessata. La signora Raco non ha trattenuto l'emozione ripercorrendo le tappe della sua incredibile storia. La donna soffriva da 10 anni di sclerosi laterale primaria e nell'estate 2009 si recò in pellegrinaggio nel santuario mariano. Era accompagnata dall'organizzazione italiana Unitalsi e poteva muoversi solo in sedia a rotelle. Il 1 agosto 2009 Antonia si immerse nell'acqua di una delle vasche del santuario. Diversi anni dopo, la donna ha ricordato così quell'episodio: "In acqua ho sentito una voce che diceva di farmi coraggio e come qualcuno che mi sollevava, e ho capito che stava accadendo qualcosa". Tornata in Basilicata, il 5 agosto la signora riuscì a fare dei passi e a mostrarsi al marito che ne rimase shockato. La coppia si rivolse al centro Sla dell’ospedale Molinette di Torino che aveva avuto in cura la paziente fino ad allora. Il medico curante, il neurologo Adriano Chiò lo definì "un fenomeno scientificamente inspiegabile, che io stesso impiegherò del tempo a elaborare".
Il riconoscimento
Le condizioni della donna migliorarono progressivamente e il caso venne raccolto anche dal parroco e dal vescovo locale dell'epoca, monsignor Francescantonio Nolè. Partì così l'iter per la valutazione dell'eventuale miracolo. La commissione medica di Lourdes formata da 35 esperti ha studiato rigorosamente la vicenda clinica ed ha concluso accertando il "carattere medicalmente inspiegato allo stato attuale delle conoscenze scientifiche". I passaggi successivi sono stati la comunicazione da parte del vescovo di Tarbes e Lourdes, monsignor Jean-Marc Micas al vescovo di Tursi-Lagonegro, monsignor Vincenzo Carmine Orofino. Il vescovo della diocesi della donna ha istituito a sua volta una commissione medico-teologica e nominato un delegato vescovile, per il discernimento ecclesiale. Il parere è stato positivo e lo scorso aprile si è arrivati così alla proclamazione ufficiale: Antonia è la 72esima miracolata di Lourdes.
Miracoli e santuari
Sono più di 7000 i dossier di presunti miracoli, ma finora solo 72 sono i casi di guarigione inspiegabile ufficialmente riconosciuti a Lourdes. La prima "miracolata" fu una madre 39enne, Catherine Latapie che soffriva di una paralisi alla mano destra. La notte del 1 marzo del 1858 immerse la mano lesionata nella famosa acqua benedetta delle grotte e guarì. Questo miracolo sarebbe avvenuto dunque mentre erano ancora in corso le apparizioni della Vergine a Bernadette che avvennerpo tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858 nella grotta di Massabielle. La fama di essere un luogo di guarigione fisica oltre che spirituale ha reso Lourdes uno dei santuari più visitati al mondo. Di recente la Santa Sede ha autorizzato il culto pubblico della Madonna di Medjugorje pur non esprimendosi sulla soprannaturalità delle presunte apparizioni. Anche in relazione a pellegrinaggi avvenuti nel piccolo villaggio situato nell'Erzegovina occidentale sono stati segnalati in questi decenni degli eventi miracolosi. Riccardo Caniato li ha riportati in un capitolo del libro "Medjugorje. Un'indagine. La mia via per il paradiso, solo andata" di recente uscita per Il Timone. Viene raccontata la presunta guarigione di un bambino di 3 anni, Danijel, malato di setticemia che sarebbe stato "miracolato" dalla Madonna durante un'apparizione del 29 giugno 1981. Tra le numerose storie raccontate da Caniato nella sua indagine c'è quella di Diana
Basile, affetta da sclerosi multipla per dodici anni e che avrebbe ripreso inspiegabilmente a camminare il 23 maggio 1984 sulla scalinata della chiesa di Medjugorje. Una vicenda che ricorda quella della signora Raco ora riconosciuta come la 72esima "miracolata" dalla Madonna di Lourdes e che nella lista dei guariti inspiegabili è il primo caso da malattia degenerativa del primo motoneurone.