L'incidente probatorio relativo all'omicidio di Chiara Poggi è attualmente fermo: nel corso della settimana è stato conferito l'incarico all'esperto dattiloscopista per effettuare i confronti tra le impronte digitali presenti sulle fascette para-adesive e sui fogli di acetato ma anche sulla spazzatura repertata nella villetta di Garlasco. La sua perizia ha lo scopo di capire se possano esserci comparazioni che possano aggiungere persone sulla scena del delitto. Ma attualmente al centro di molte discussioni sul caso di Garlasco c'è la garza con il dna "ignoto" repertato in sede autoptica. Nella puntata di Quarto grado andata in onda nella serata di venerdì 25 luglio sono state mostrate delle immagini che ritrarrebbero il complesso autoptico dove è stato eseguito l'esame medico-legale sul corpo di Chiara Poggi. "C'è un indagine in corso, quando l'indagine sarà chiusa ne parleremo", ha dichiarato Marco Ballardini, il medico legale che nel 2007 eseguì l'autopsia, ai microfoni del programma.
Non è chiaro quale zona sia stata ripresa, se l'anticamera della sala autopsie (come sembrerebbe) o se la camera operatoria di medicina legale ma quel che il programma ha messo in evidenza è che il disordine potrebbe aver favorito una contaminazione, soprattutto perché in una foto si notano alcune garze bianche poggiate sul tavolo. Se fossero state sterili non sarebbero dovute essere a contatto con la superficie, mentre se fossero state contaminate si sarebbero dovute trovare nel contenitore giallo apposito e visibile sullo sfondo. Tuttavia, non è chiaro se siano quelle effettivamente utilizzate durante l'autopsia per effettuare i campioni di Dna. La teoria della contaminazione, data quasi per sicura da due parti, viene rigettata dall'avvocato di Alberto Stasi, Giada Bocellari: "Certo è che abbiamo un Dna buono, leggibile, nucleare e Y da verificare. Chi dice che è contaminazione sbaglia, perché o ha un nome e un cognome e allora può dire che è con certezza contaminazione, così come non si può dire che è un correo con certezza".
Gli investigatori potrebbero estendere gli esami e i prelievi di Dna alla ripresa dell'incidente probatorio sul materiale genetico proprio per individuare il possibile match, nel caso in cui non venisse confermata la contaminazione. Quarto Grado, sempre nella puntata di venerdì 25 luglio, ha mostrato la foto di classe dell'anno scolastico 2005/2006, quello precedente la maturità di Andrea Sempio, presso l’Ipsia Sannazzaro De Burgondi. I dubbi in merito a questa garza sono ancora tanti, a partire dallo scopo con il quale è stata utilizzata per effettuare il tampone sulla vittima. Ma c'è ancora tempo per effettuare tutti gli accertamenti che la procura ritiene necessari per acquisire le informazioni del caso.