Nuove indagini, tanti dubbi, piste su cui lavorare. A quasi quattro anni di distanza, il caso della morte di Liliana Resinovich resta ancora sospeso tra l'iniziale ipotesi di suicidio e la nuova ipotesi di reato di omicidio avanzata dalla Procura nei confronti del marito, indagato a piede libero. Il programma "Incidente Probatorio", in onda sul canale 122 Fatti di Nera, è tornato ad occuparsi del caso di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022 nei giardini dell'ex Opp di Trieste.
Il suo corpo venne trovato in due sacchi di plastica neri in un boschetto vicino all'ex ospedale psichiatrico, una scena da film che da oltre tre anni ossessiona investigatori, periti e opinione pubblica. Tante le contraddizioni. Da una parte la Procura che inizialmente ha propeso per l'ipotesi del suicidio per asfissia, dall'altra i familiari e gli amici più stretti di Liliana, convinti che dietro la sua morte si nasconda un disegno criminale.
Sono tre le figure chiave in questa vicenda: il marito Sebastiano Visintin, unico indagato per omicidio, l'amico speciale Claudio Sterpin, che fece partire le ricerche, e il fratello Sergio Resinovich, che non si arrende alla tesi del gesto volontario. Tre uomini, ciascuno con versioni, ricordi, accuse e sospetti. Di recente si sono riaccesi i riflettori sulla vicenda, poiché il giudice ha rigettato la richiesta di archiviazione e disposto nuove indagini, così come l'incidente probatorio, affidato a tre periti che hanno il compito di riesaminare reperti mai analizzati prima, come sacchi, vestiti, i 700 coltelli che custodiva il marito in casa, fibre e impronte.
E ancora, è stata disposta una nuova analisi dei dispositivi elettronici, in particolare della scheda di memoria di una GoPro sempre di Visintin, per il quale la Corte di Cassazione ha disposto la riammissione della perizia psichiatrica, negata in precedenza. L'udienza è fissata per il 18 novembre. Inoltre, negli ultimi giorni, le analisi già effettuate hanno escluso che l'impronta trovata su un sacco nero fosse riconducibile a un guanto: si tratta della trama dei jeans indossati da Liliana. Un dettaglio che aggiunge nuovi interrogativi.
Le telecamere registrarono per l'ultima volta Liliana passeggiare a metà strada tra casa e il luogo del ritrovamento del suo corpo, senza vita e ormai in pessimo stato di conservazione. Dopo due autopsie, restano ancora molti i dubbi. “Io sono un po' pessimista – ha spiegato Armando Palmegiani, criminologo ed esperto della scena del crimine – poiché abbiamo una prima consulenza tecnica medico-legale conclusa con l'ipotesi suicidio, una seconda perizia due anni dopo, con la riesumazione del cadavere, che ipotizza un omicidio, e oggi c'è la richiesta di un terzo esame autoptico.
Seppure andiamo avanti con questa tipologia di accertamenti, altri elementi non ce ne saranno e, sono convinto, l'unica ipotesi attendibile resterà quella del suicidio. È vero, siamo sempre restii all'idea di un suicidio, perché è al di fuori della nostra normalità e perché alcuni suicidi sono difficilmente spiegabili. Per questo motivo, a livello
investigativo, bisogna partire sempre dall'ipotesi di omicidio. L'ultimo messaggio, inviato e poi cancellato, era all'amico. Una telecamera la registra a metà strada, poi non sappiamo se sia stata costretta ad entrare in quell'area boschiva.
L'autopsia, fatta dopo 5 giorni, ha rilevato 18 punti di possibili traumi, ma nessun trauma. Inoltre, sul caso del guanto, bisogna ricordare che gli agenti della polizia scientifica hanno tolto le buste utilizzando i guanti, quindi l'impronta non era un evento che mi scuoteva molto. Per la questione della GoPro, il punto è che il marito ha un alibi riscontrato e una sua ripresa mentre era in bicicletta, non si può dire che sia falso o che sia costruito. Sono concorde su una nuova consulenza tecnica, ma contrario a una nuova riesumazione”.
Secondo Anna Maria Casale, psicologa e criminologa, i due protagonisti restano Visintin e Sterpin: “I due uomini che gravitavano attorno alla vita di Liliana. Sterpin è emerso solo dopo la triste morte, parlando di questa relazione, dei messaggi in codice che si inviavano, della fuga romantica e definitiva che avrebbero dovuto fare di lì a pochissimi giorni. Non sappiamo se questi racconti siano veri o falsi. Il suicidio non si sposa con la progettualità di Liliana, ma non conosciamo la parte della sua vita relativa alle emozioni, se non dai racconti di Claudio e Sebastiano. Speriamo che la perizia psichiatrica dia una spiegazione più completa. La Procura avrebbe dovuto indagare fin dall'inizio sulle persone che gravitavano intorno a Liliana e il ritrovamento nasce in maniera un po' singolare. Infine, resto scettica sui coltelli”.
“Io ho delle perplessità sull'effettiva datazione della morte – ha detto Matteo Vinattieri, sociologo e criminologo – e se è stata lì per 22 giorni, perché è stata riscontrata l'assenza di segni di congelamento sulla salma. Al momento servirebbe stabilire l'effettiva causa e la vera datazione della morte per capire anche se si tratti di un gesto volontario o meno. Ciò che è emerso finora da ulteriori indagini ha segnato due punti a favore della difesa dell'indagato. A questo punto, indagherei a 360 gradi, a carte coperte, senza avvisi di garanzia, perché se Sebastiano non è collocabile affatto quel giorno sulla scena del delitto, si perdono solo altri mesi”.
Secondo la giornalista Simona Berterame, “si tratta di uno dei casi più mediatici. Adesso siamo a un punto cruciale, dopo il ricorso in Cassazione bisogna attendere novembre, visto che anche la questione del fantomatico guanto è svanita in una bolla di sapone. Non bisogna innamorarsi di una tesi o dell'altra, ma solo aspettare di avere elementi certi. Le ultime analisi potrebbero essere cruciali. Ora i sacchi sono i protagonisti di questa storia, ma ad oggi non ci sono elementi certi, come potrebbe essere un trauma evidente, che possano portare con sicurezza verso l'ipotesi dell'omicidio. Ad oggi, punti fermi non ci sono”. La puntata sul caso di Liliana Resinovich è disponibile in streaming su Cusanomediaplay.it.