Un progetto solenne e finora celato prende forma per la casa di moda Giorgio Armani, con l'obiettivo di dare vita a un nuovo grande polo del lusso tutto italiano. È il tema al centro del nuovo numero di Moneta, in edicola domani con Il Giornale, Libero e Il Tempo, che analizza numeri e prospettive di questa strategia che potrebbe riscrivere le regole del Made in Italy nel mondo. Gli analisti promuovono il piano a pieni voti, riconoscendolo come l'unica strada percorribile per mantenere saldo il brand nel nostro Paese, evitando le difficoltà già incontrate da altre griffe di punta come Versace e Chanel dopo la scomparsa dei loro fondatori. L'editoriale del direttore Osvaldo De Paolini dipinge un'opportunità di svolta industriale e culturale non solo per il settore del lusso ma per l'intero sistema Paese. Nel frattempo, l'Italia si consolida come porto sicuro nel panorama del credito internazionale e la caduta dei rendimenti sui titoli di Stato influisce positivamente sui bilanci delle banche, ricche di Bot e Btp. Non tutti i comparti però navigano verso acque tranquille: il Salone nautico in corso a Genova registra una forte partecipazione di pubblico, ma stenta a tradursi in ordini concreti per i cantieri della nautica di lusso. Il dossier di Moneta dedica spazio anche alle nuove frontiere del lavoro, dove la tecnologia rivoluziona i sistemi di reclutamento, spesso con automatismi discriminatori, e dove emergono forme di sfruttamento caratterizzate da occupazioni precarie e sottopagate.
Sguardo anche al mondo della finanza, dove cala l'interesse per i fondi bilanciati, mentre cresce l'attenzione verso le emissioni di obbligazioni musicali, uno strumento innovativo che attira le grandi case d'affari internazionali. Spazio anche alla previdenza complementare, tema caldo per gli italiani ancora poco informati e coinvolti. E infine, un viaggio tra i filari del vino durante la vendemmia, che conferma l'Italia come primo produttore mondiale ma evidenzia le sfide future che potrebbero mettere a rischio un brindisi duraturo.