"Trattiamo con i talebani per una base". La mossa di Trump per tornare in Afghanistan

Scritto il 19/09/2025
da Valerio Chiapparino

Gli Usa vorrebbero riottenere il controllo dell'avamposto di Bagram. Fonti Reuters: "Potrebbe sembrare una nuova invasione del Paese"

Gli Stati Uniti intendono riottenere il controllo della base aerea di Bagram in Afghanistan, abbandonata dopo il ritiro degli americani dal Paese nel 2021. A confermarlo è stato il presidente Usa Donald Trump che ieri nel corso della conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer ha dichiarato che "stiamo cercando di riprenderci"' l'avamposto militare in mano ai nuovi signori di Kabul. "L'abbiamo data" ai talebani "per nulla", ha sottolineato il tycoon ribadendo di voler indietro la base e spiegando che "uno dei motivi è che, come sapete, è a un'ora di distanza da dove la Cina produce le sue armi nucleari".

La Cnn ha reso noto che, secondo le sue fonti, Trump insiste da mesi con i suoi responsabili della sicurezza nazionale affinché trovino un modo per riprendere la base di Bagram. Le discussioni sul dossier in questione sarebbero cominciate "almeno da marzo". Sempre la Cnn riferisce delle motivazioni dell'iniziativa del capo della Casa Bianca e del suo team. Oltre che a sorvegliare la Cina, il cui confine dista meno di 800 chilometri, l'amministrazione repubblicana ritiene che l'installazione militare servirebbe anche ad ottenere l'accesso a terre rare e miniere in Afghanistan, istituire un "nodo antiterrorismo" per colpire l'Isis e possibilmente riaprire una sede diplomatica.

Non è chiaro, precisa l'emittente all news, se e come i talebani si stiano confrontando con gli americani ma Trump ha lasciato intendere che Washington ha influenza sugli "studenti del Corano". "Vogliamo indietro quella base e stiamo cercando di riprendercela perché (i talebani) hanno bisogno di qualcosa da noi", ha detto The Donald ai giornalisti. In passato il commander in chief ha dichiarato che se il ritiro delle truppe Usa nel 2021 fosse avvenuto sotto la sua guida avrebbe mantenuto il controllo di Bagram. Ad inizio mese ha inoltre affermato che l'amministrazione Biden è stata "così stupida" a ritirare i soldati statunitensi dall'avamposto militare.

Ex fuzionari ed attuali funzionari americani citati dall'agenzia Reuters mettono in guardia però dal progetto di Trump. La rioccupazione della base potrebbe finire per assomigliare ad una nuova invasione del Paese che richiederebbe l'impiego di oltre 10mila soldati e la predisposizione di difese aeree avanzate per rispondere alle minacce dei terroristi e dell'Iran. Una fonte dell'agenzia britannica sostiene di non credere che "ci sia un particolare vantaggio militare nell'essere lì. I rischi superano di gran lunga i vantaggi".

La base di Bagram, visitata dai presidenti George W. Bush, Barack Obama e dall'attuale inquilino della Casa Bianca, è stata il cuore della presenza americana in Afghanistan ed ospitava anche fast food, negozi ed un enorme complesso carcerario. Dalla sua pista di atterraggio lunga due miglia partivano le operazioni militari in tutto il Paese. Numerosi gli attacchi condotti dai talebani contro la struttura nel corso degli anni. Nel 2023 il dipartimento di Stato ha pubblicato un documento di analisi del ritiro americano sostenendo che la decisione di abbandonare Bagram ha probabilmente condotto all'uscita caotica degli Usa dall'Afghanistan lasciando come unica via di evacuazione in quella fase l'aeroporto internazionale Hamid Karzai di Kabul.