L'aveva anticipato venerdì il capo delle forze armate ucraine Syrskyi, e ieri sono arrivate ulteriori conferme: l'Ucraina ha ricevuto tre nuovi sistemi Patriot dalla Germania, nell'ambito di un accordo con Stati Uniti e Nato. Sono in corso negoziati per la consegne di altre due batterie. I tedeschi ne acquisteranno a loro volta un nuovo stock da Washington. "Rimane fondamentale sostenere l'Ucraina affinché si trovi nella posizione più forte possibile", ha spiegato il cancelliere tedesco Friedrich Merz dopo aver parlato telefonicamente con l'omologo britannico Kei Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron.
La notizia dei Patriot allarma la Russia: "Se l'Occidente volesse davvero la pace, smetterebbe di fornire armi a Kiev", sostiene la portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova, mentre il rappresentante all'Onu Polyansky ha richiesto una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'Ucraina per il 31 luglio. Secondo il diplomatico di Mosca Zelensky "sta mettendo in discussione il futuro del suo Paese", in riferimento alla decisione del presidente ucraino di prorogare la legge marziale fino al termine dell'anno. Sempre all'Onu Stati Uniti e Cina hanno discusso animatamente sul sostegno fornito sotto traccia da Pechino all'industria bellica russa. Nei giorni scorsi era venuta a galla la dotazione di motori per droni spacciati per parti meccaniche di impianti di congelamento.
La tensione rimane alta, e se Zelensky si sente dire da Mosca che un incontro con Putin "è prematuro", l'azione del Vaticano potrebbe smuovere qualcosa. Papa Leone XIV ieri ha ricevuto Antonij, capo delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. Un bilaterale che ha rappresentato un significativo passo avanti nel dialogo tra le due Chiese e sulla volontà di collaborare per fermare il conflitto.
Al momento il massacro continua, tant'è che le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con 27 missili e 208 droni, inclusi gli Shahed. L'ondata di fuoco ha investito gli oblast di Donetsk, Sumy, Zaporizhzhia, Dnipro, Kherson e Kharkiv e provocato la morte di 6 civili e il ferimento anche di un bambino di 7 anni. Zelensky ha ricordato che Kiev risponderà per le rime. "I nostri droni a lungo raggio garantiranno successo alle future operazioni". In realtà è già accaduto, visto che uno dei nuovi Uav di Kiev ha distrutto un caccia Su-27UB all'aeroporto di Armavir (500 km a est del ponte di Kerch).
Ieri Mosca ha testato nel mar Baltico un nuovo drone navale in grado di colpire imbarcazioni a una distanza di oltre 300 km. È l'ennesima prova di forza dei russi che indirizzano tutti i loro investimenti sull'industria militare, ma, come sostiene Bloomberg, al caro prezzo di uccidere quella civile. Sul campo le truppe russe hanno occupato due località di Donetsk e Dnepropetrovsk, costringendo il comandante Syrskyi a spostare il comando più a ovest, mentre quelle di Kiev liberato una piccola area del Sumy.