Saipem e Subsea7 vanno ufficialmente a nozze dando vita ad un nuovo colosso dei servizi energetici da 21 miliardi di ricavi. La neonata realtà si chiamerà Saipem7 e sarà quotata in parallelo a Milano, dove terrà il quartier generale, e a Oslo. La notizia arriva all'indomani dell'approvazione dei conti di metà anno che hanno registrato una crescita a doppia cifra e promesso nuovi ordini per 8 miliardi, entro il 2025, ponendo così le basi per una integrazione di valore.
Saipem7 sarà operativa nella seconda metà del 2026 e avrà una presenza globale in più di 60 Paesi. Il gruppo disporrà di un'ampia gamma di servizi offshore e onshore, dalla perforazione, ingegneria e costruzione, ai servizi di manutenzione e decommissioning, con una maggiore abilità di ottimizzare le tempistiche dei progetti per i clienti nei settori oil, gas, cattura della Co2 ed energie rinnovabili. A livello economico, il margine operativo lordo (ebitda) di Saipem7 sarà di oltre 2 miliardi di euro e il suo portafoglio ordini aggregato toccherà i 43 miliardi di euro. Il tutto, con 300 milioni di sinergie annue.
Siem Industries (attualmente azionista di riferimento di Subsea7) avrà l'11,8% del capitale sociale di Saipem7, mentre Eni e Cdp Equity (attuali azionisti di riferimento di Saipem) ne deterranno, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%. Le assemblee straordinarie, sia di Saipem sia di Subsea7, si svolgeranno il 25 settembre prossimo per approvare la fusione. Conseguentemente gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica il 50% del capitale sociale di Saipem7. I soci di Subsea7 che parteciperanno alla fusione riceveranno 6,688 nuove azioni Saipem per ogni azione detenuta. A livello di governance è previsto che il presidente di Subsea7, Kristian Siem, sia nominato presidente del cda di Saipem7, mentre l'ad di Saipem Alessandro Puliti sarà Ceo della nuova entità. Inoltre, Puliti e John Evans saranno poi rispettivamente presidente e ad della società che gestirà il business Offshore Engineering & Construction di Saipem7.
In merito al progetto gli esperti di Equita sottolineano come nella nota si annunci un nuovo dividendo straordinario da 105 milioni, oltre al dividendo straordinario da 450 milioni già annunciato in occasione del memorandum di febbraio sulla fusione.
Buone notizie per gli azionisti arrivano anche dalla semestrale. Saipem ha chiuso il periodo con ricavi a 7,2 miliardi, un ebitda di 764 milioni (+35%) e un utile netto di 140 milioni (+19%). Il portafoglio ordini del gruppo ora ammonta a 31,1 miliardi, in calo del 5% rispetto ai 32,7 miliardi di euro del primo trimestre e rispetto all'anno precedente, quando ci fu un massimo storico. Confermando le stime 2025, Puliti ha chiarito che Saipem è «al lavoro» per riavviare il progetto in Mozambico per il gas naturale liquefatto interrotto nell'aprile del 2021 per cause di forza maggiore legate ad attacchi terroristici. E si prevede un riavvio delle attività «entro l'estate» con un valore residuo dell'ordine di 3 miliardi di euro più le attività legate alla ripresa dei lavori. Inoltre, ha sottolineato la crescente importanza, per il gruppo, del business legato alla cattura dell'anidride carbonica.