Milano, straniero semina il terrore in metro

Scritto il 26/07/2025
da Francesca Galici

I fatti si sono registrati sulla linea 1 della metropolitana che attraverso il centro di Milano: al poliziotto sono stati dati 8 giorni di prognosi per traumi policontusivi

Ennesima minaccia alla sicurezza sui mezzi pubblici, stavolta sulla linea 1 della metropolitana di Milano, dove i passeggeri e il personale sono stati costretti a chiamare la polizia per fermare un immigrato irregolare di origine nigeriana che minacciava i presenti con una catena. I fatti si sono registrati attorno alle 18.15 di venerdì 25 luglio a bordo di una delle linee della metropolitana più affollate, quella che attraversa il centro della città. Una delle metropolitane più utilizzate all'ora di punta, quando turisti e lavoratori si spostano attraverso la città alla fine della giornata.

L'uomo, che aveva già precedenti di polizia, è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato, non prima che riuscisse ad aggredirli, reagendo con violenza alla presenza delle divise. Uno dei poliziotti è stato colpito con violenza, subendo traumi policontusivi con una prognosi di 8 giorni. Davanti all'intemperanza dello straniero, gli agenti sono stati costretti a utilizzare il taser per fermarlo e riuscire ad ammanettarlo per portarlo in questura, dove è stato convalidato l'arresto. Per lui le accuse sono di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e verrà giudicato per direttissima. Non è escluso che verrà disposto per lui un provvedimento di espulsione con accompagnamento alla frontiera.

"Ancora una volta noi poliziotti, a discapito della nostra vita e sprezzanti del pericolo, abbiamo fermato un uomo estremamente pericoloso, che probabilmente qualche cattivo maestro proverà a giustificare come frutto di mancata integrazione, azioni legittime di protesta", ha dichiarato Pasquale Griesi, segretario dell'Fsp, sindacato di Polizia. "La verità è che questo signore non doveva permanere sul territorio italiano, entrato irregolarmente doveva essere immediatamente espulso, noi continuiamo a dare l'idea che l'ingresso irregolare sul territorio nazionale, oltre a essere prassi consolidata, sia accoglienza sconsiderata e che ognuno proprio partendo dal principio che può tranquillamente circolare senza problemi irregolarmente, può fare qualunque altro reato anche attentando alla vita dei tutori dell'ordine e dei cittadini italiani", ha concluso il sindacalista.

Questi eventi non sono purtroppo più isolati e l'insicurezza non è solo una percezione, a Milano così come in altre città del Paese, a causa della presenza di soggetti senza regole, sbandati e senza nulla da perdere. Le violenze, le aggressioni e le minacce si moltiplicano, tanto che molti cittadini rinunciano volontariamente alla propria libertà, nonostante sia un diritto costituzionalmente riconosciuto, pur di salvaguardare la propria sicurezza. Sempre più donne decidono di non uscire la sera, di non indossare un determinato capo di abbigliamento, di non prendere i mezzi pubblici, perché temono per la propria sicurezza. Alcune zone delle città dopo una certa ora sono implicitamente inibite al transito di chi non vuole avere problemi. Si tratta di azioni auto-tutela che di fatto comprimono la libertà personale.